#WUDTO2016
Giulia Ferrari
LE MANI SUL MONDO
Il Design Sistemico per strategie circolari di amministrazione e valorizzazione delle risorse
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20 posti disponibili
Un territorio detiene risorse naturali, materiali e intellettuali, già tutte a disposizione, che la Pubblica Amministrazione e gli enti/aziende locali spesso non sfruttano.
Per garantire realmente uno sviluppo sostenibile è necessario coordinarle, organizzarle e orientarle verso le giuste direzioni, sulla base della sostenibilità, ambientale, sociale, economica e culturale.
Bisogna coinvolgere tutti gli stakeholder e costruire una comunità locale, mettendo in relazione Amministrazioni, enti/aziende pubbliche e private e cittadini; creare condivisione e valorizzare le risorse proprie di ognuno, anche usando strumenti innovativi quali le tecnologie digitali e la UX; promuovere la partecipazione attiva e l’azione sul territorio, al fine di apportare valore aggiunto.
Una nuova “visione del mondo”: non è guardare nuovi orizzonti, ma avere occhi nuovi con cui guardarli che fa la differenza.
Se nel classico human centred design – su cui si basa la UX - l’uomo è il punto di partenza, portatore di conoscenze da valorizzare, nell’approccio circular può contribuire a definire l’obiettivo e in quello sistemico, viene valorizzato ulteriormente apportando valori aggiunti, che suggeriscano scelte e comportamenti.
Sulla base di compartecipazione, co-progettazione e di sharing delle esperienze, il metodo di lavoro prevedrà:
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Un brainstorming per fare emergere questioni/settori, concernenti la città e le sue risorse.
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Suddivisione in gruppi e approfondimento di una tematica assegnata, quindi elaborazione di un relativo progetto di gestione risorse.
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Condivisione dei lavori di ogni gruppo e costituzione di un progetto unico, in cui si stabilisca anche uno scambio di risorse e compartecipazione dei vari gruppi/settori nell’amministrazione.
Obiettivo: elaborazione, seppur solo attraverso tavole di brainstorming e schemi, di un modello di “Centro Sistemico”, una piattaforma "logistica", un hub di gestione delle risorse di un Comune.
Maurizio Boscarol
POSTI ESAURITI
PRINCIPI, LINEE GUIDA e PATTERN AI TEMPI DEL MOBILE-FIRST
Come riutilizzare la conoscenza per velocizzare un design (riutilizzabile?) su web.
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20 posti disponibili
Si moltiplicano i tentativi di definire pattern, linee guida e snippet, anche di codice, riutilizzabili sui siti e sulle applicazioni web. Molti framework di sviluppo e librerie presentano metodi e soluzioni pronti all'uso.
Il tutto nell'ottica della riutilizzabilità, della facilità di mantenimento del codice, e dell'uniformazione dei pattern di design.
Presentare all'utente soluzioni "standard" dovrebbe aiutare a semplificare l'esperienza d'uso e a renderla predicibile e coerente. Tuttavia, accanto ad esperienze positive, si moltiplicano anche i casi in cui questi pattern vengono usati con effetti dubbi, negativi, o semplicemente confondenti. E non sempre viene raggiunto l'auspicato effetto di ridurre i tempi di realizzazione e di facilitare il mantenimento del codice.
Cosa funziona e cosa non funziona in questo modo di impostare il design web?
E' possibile capirlo solo se si capisce la differenza fra pattern, linea guida, e principio di design. E se si impara ad applicare - e a variare - i pattern in base all'effetto che fanno sugli utenti, in un'ottica di design evidence-based.
Un workshop che parte da casi concreti per capire come progettare tenendo conto di quello che serve agli utenti, riutilizzando dove è possibile ed evitando le trappole del design non orientato alle persone.